Una distinzione necessaria

L’associazione “Argomenti 2000” svolge la sua azione nel campo sociale e politico attraverso una presenza articolata sui territori, mettendo in relazione, con un legame amicale, persone impegnate in varie realtà e favorendo una elaborazione di cultura politica in grado di offrire contenuti e proposte sui principali temi dell’agenda politica. 

UNA SITUAZIONE PREOCCUPANTE

L’attuale quadro politico italiano offre più di un elemento di preoccupazione, sia per la crescita di una sensibilità che salda l’antipolitica ad una retorica che in nome della sovranità disconosce diritti e dignità umana, sia per l’azione demagogica di un governo che intende dare attuazione a proposte contraddittorie fatte in campagna elettorale dai due partiti che oggi formano la maggioranza, ma erano in precedenza avversari. Tutto questo produce conseguenze drammatiche per l’economia del Paese.

Sappiamo che il quadro italiano riflette tensioni profonde del nostro tempo che segnano l’intero scenario europeo. La debolezza delle istituzioni comunitarie, che è la conseguenza delle scelte fatte dopo la mancata approvazione della Costituzione dell’Unione oltre un decennio fa, diviene oggi il terreno su cui cresce il consenso per quelle forze politiche che riducono il progetto dell’Unione a imputato delle paure dei cittadini dei paesi europei: dall’immigrazione all’impoverimento di fasce sempre più ampie della società. Aspetti che dicono la necessità di una lettura europea del passaggio attuale e dunque di una soluzione europea all’insegna di una compiuta autorevolezza democratica delle istituzioni comunitarie.

CRISI DEL CENTRO SINISTRA

Le preoccupazioni richiamate dovrebbero trovare una risposta in una forte iniziativa del centro sinistra, capace di promuovere un programma di governo alternativo sui singoli problemi e aperto ad uno schieramento più ampio in vista delle prossime elezioni di primavera, in grado di opporsi alla deriva di centrodestra a guida leghista.

Il Partito Democratico, che dovrebbe avere un ruolo guida in proposito, è invece prigioniero di un faticoso passaggio interno con un congresso, fissato per il prossimo marzo, che con le attuali premesse rischia di eludere il necessario chiarimento dopo le pesanti sconfitte riportate, non consentendo al Pd di svolgere un ruolo propulsivo.

La prospettiva è quella di un partito che fallisce nell’offrire al Paese e all’Europa una visione fondata sulla coscienza dell’attuale momento storico, delle sue lacerazioni e al tempo stesso degli orizzonti di speranza e di futuro possibile.

DUE TIPI DI RISPOSTE

A fronte di questa situazione, il contributo che possiamo offrire come associazione percorre un duplice binario.

Da un lato moltiplicare gli sforzi che ci impegnano ad alimentare nel dibattito politico un confronto su temi centrali che abbiamo messo a fuoco anche nella recente Costituente delle Idee dello scorso 24 ottobre (v. Il documento finale) promuovendo il lavoro di base sui territori, i collegamenti con associazioni, centri studi, e altre realtà simili, con cui fare massa critica presso l’opinione pubblica, così come è a buon punto la realizzazione di un corso di formazione on-line in vista delle elezioni europee.

D’altro lato è opportuno che quanti di noi sono impegnati dentro il PD colgano la fase congressuale per agire in quella sede in direzione di scelte che contribuiscano a costruire l’identità di quel partito e a far compiere un salto di qualità a quel progetto originario di costruzione di una forza alimentata dal meglio delle culture politiche riformiste. Questo non solo e non tanto nell’interesse di una parte, quanto per la funzione che il Pd può e deve svolgere nella difficile fase di modernizzazione del paese e dello scenario europeo.

Andrà ovviamente operata una distinzione in proposito, affinché l’associazione nel suo insieme non sia coinvolta nelle dinamiche di un singolo partito; ma la distinzione non significa separazione in quanto è chiaro che l’associazione nasce per occupare e animare uno spazio politico, di cultura politica e non prepolitico.

UNA CONCRETA AZIONE POLITICA

La scelta ovviamente va fatta nell’interlocuzione con i candidati oggi presenti e deve essere rivolta ad arricchire la discussione con alcune proposte di contenuto frutto del lavoro di elaborazione dell’associazione. Questo comporta anche l’esigenza di un adeguato riconoscimento della soggettività politica di questo gruppo di persone, legate dalla comune cultura cattolico democratica.

UNO STRUMENTO ALTRO

Una rete di amici che si riconoscono nel PD scelgono dunque di dare un contributo e di aggregare quanti possono condividere una precisa scelta congressuale di linea politica e di segreteria, costituendo ad hoc una aggregazione contingente denominata: “Progetto Italia, Progetto Europa”.

In questo tempo in cui si confonde l’unità politica con l’omologazione, l’intento di questa iniziativa è lavorare per un progetto di partito plurale, per un Pd che sappia essere in campo in questo momento storico con una linea politica chiara e riconoscibile costruita rispondendo alla realtà e cogliendone le prospettive di futuro. 

In un incontro, il 1° dicembre scorso, si è fatta una prima valutazione sul come orientarsi e si è scelto Nicola Zingaretti come interlocutore (per le motivazioni vedi la Nota politica), ora continueranno gli incontri finalizzati ad individuare le modalità con cui contribuire al percorso congressuale. Chi fosse interessato può inviare una mail a progettoitaliaeuropa@gmail.com

 

Data: 
Sabato, 8 Dicembre, 2018