In ricordo di Emanuele Macaluso

Il 19 gennaio è morto Emanuele Macaluso, storica figura di intellettuale impegnato, esponente del Partito Comunista Italiano di cui tra qualche giorno sarà celebrato il centenario della nascita a Livorno.

Chi ha militato nel PCI lo ricorderà come Direttore dell'Unità. È stato sindacalista CGIL con Di Vittorio, scrittore, giornalista, parlamentare sia nel PCI che nel PDS, amico e compagno di Pio La Torre, Giorgio Napolitano, attento osservatore della vita politica dei nostri giorni (a cui non lesinava critiche costruttive) grazie ad uno sguardo profondamente ancora ad una salda cultura politica, quella del comunismo repubblicano.

Ecco un passaggio del messaggio rivolto ai famigliari dal Presidente della Repubblica, Sergio Mattarella: Macaluso è stato un protagonista della storia repubblicana e ha contribuito da dirigente politico e da intellettuale alla crescita democratica del Paese (...). Scompare con lui una figura eminente della Repubblica, un appassionato uomo di parte, capace di tenere vivo il confronto con le altre forze popolari e il dialogo con i corpi sociali».

Un dato biografico degli ultimi anni è riportato dal sito Il Cittadino e simboleggia la tensione etico-politica di Macaluso:  l’1 maggio del 2019 ritornò a Portella della Ginestra, a Piana degli Albanesi, dove 72 anni prima la banda Giuliano aveva sparato sulla folla dei contadini riuniti per celebrare la festa del lavoro. “Compagni che siete morti qui, non vi abbiamo dimenticati – disse -. Il messaggio che ci avete dato siamo qui per proiettarlo nel domani, proiettarlo con i giovani, con i ragazzi, per costruire una Sicilia migliore, un’Italia migliore”.

di Giandiego Carastro