La violenza si condanna

La libertà di pensiero, la democrazia, la condanna della violenza. 
L’attuale ministro dell’Istruzione deve lasciare il governo della Repubblica Italiana. 
Io credo che una democrazia forte può anche permettersi che ci sia gente “fascista” , non vedo scandalo, la nostra Carta Costituzionale riconosce il diritto alla libertà di pensiero (art.21). Ma una democrazia non può permettersi che qualsiasi pensiero ideologico possa trasformarsi in violenza, in squadrismo, in prepotenza, potere della paura. 
Un governo che ha le sue radici nel fascismo, se vuole essere democratico e negare in modo autentico quei gravissimi mali che ha procurato quel regime fascista nel ventennio al nostro Paese e al mondo, deve condannare quella violenza targata neo-fascismo - Fratelli d’Italia. 
Un governo di tutti gli Italiani, anche di quelli anti-fascisti, di quelli che ancora credono nella radice anti- fascista della nostra Costituzione, deve chiedere le dimissioni ad un ministro dell’istruzione che non solo è fascista, ma nega la democrazia, nega la libertà di pensiero ai docenti, giustifica con il suo silenzio la violenza di una parte. 
Questo ministro non è rispettoso del suo giuramento fatto nelle mani del Presidente della Repubblica, questo ministro non rappresenta il nostro Stato di diritto democratico.
Giuseppe Cannella, Argomenti2000 Milano