L'8 dicembre e l'Azione Cattolica

L’8 dicembre, nella solennità dell’Immacolata, chi aderisce all’AC rinnova il suo impegno, che ogni anno si assume in modo esplicito davanti alla comunità. È la nostra festa.
Cos’è l’AC e come nasce? Il Papa, in una lettera indirizzata al Forum internazionale, ha scritto che l'Azione Cattolica «ha la sua origine nel seno stesso della Chiesa Cattolica. Non ha nessun fondatore né carisma particolarissimo. Il suo fine è quello della Chiesa stessa: l’evangelizzazione. Non assume come proprio l’uno o l’altro campo di apostolato particolare, ma la finalità della Chiesa: l’annuncio del Vangelo a tutti gli uomini e a tutti gli ambiti. Pertanto il “carisma proprio” è non avere nulla di proprio ma offrire disponibilità a tutti i bisogni della Chiesa in ogni luogo. Come Chiesa sperimentiamo che, con la forza dello Spirito, dobbiamo dare una risposta qui e ora alle grida del mondo. Per ascoltarle dobbiamo uscire, essere Chiesa in uscita». Parole chiare che accompagnano l’adesione di quest’anno.
Parole che confermano coloro che fanno parte dell’associazione ma che dovrebbero interpellare le comunità parrocchiali e chi le guida, portandoli a chiedersi se forse non fosse necessaria una presenza in parrocchia con le caratteristiche che il Papa richiama.
La Chiesa italiana si avvia sulla strada di una esigente sinodalità che non può che partire da un esame della realtà, da ciò che c’è e da ciò che manca.
Tanti segnali dicono di una scristianizzazione avvertibile nella cultura del nostro tempo, nella vita delle persone. Dobbiamo dire, con rispetto delle persone, che anche questa è una povertà, seppure tanti non la vivano come tale. Ed è una povertà che ci interpella a cominciare dalle nostre famiglie e dalle parrocchie dove abitiamo.
«Sappiamo -ha scritto Bergoglio- che non c’è povertà più grande di non avere Dio, ossia di vivere senza la fede che dà senso alla vita, senza speranza che ci dia forza per lavorare, senza sentirci amati da qualcuno che non delude. Questo è il luogo e il popolo dove l’Azione Cattolica deve compiere la sua missione». È il richiamo alla missione stessa per cui l’AC è nata e che oggi trova una ragione d’essere in scenari inediti.
Ecco allora che l’adesione di quest’anno ci chiede uno sforzo di fantasia e di creatività per uscire dal "si è sempre fatto così"; occorre trovare modi e forme nuove…
E l'augurio è che l'AC possa crescere su quel terreno, in larga parte incolto (e su cui non c’è una gran concorrenza) che le ha indicato papa Francesco e che richiama il carisma della sua origine: l'annuncio missionario.