Oggi a Palazzo Chigi, il premier Paolo Gentiloni ha firmato, con il collega libico Fayez al Serraj, un'intesa sui migranti. È senz'altro una giornata importante nei rapporti tra l'Italia e la Libia, in cui come ha detto il presidente del consiglio, si "conferma un'amicizia, una collaborazione che gia' si e' manifestata in questi mesi attraverso l'impegno del governo italiano in diversi fronti". Il memorandum Italia-Libia sui migranti, ha aggiunto, "e' solo un pezzo del progetto che dobbiamo sviluppare. Ne parleremo a Malta. Sappiamo che se vogliamo dare forza e gambe" a questo progetto, "serve un impegno economico dell'Unione Europea, e da parte sua l'Italia lo ha gia' fatto" con fondi gia' destinati. "Deve essere chiaro - ha spiegato Gentiloni - che il memorandum che abbiamo firmato riguarda il nostro impegno per rafforzare le istituzioni libiche nel contrasto all'immigrazione clandestina. Parliamo ad esempio di polizia di frontiera, questo e' solo un pezzo del progetto che dobbiamo sviluppare". Non si tratta tanto di consentire l'ingresso della missione navale europea Sophia nelle nostre acque territoriali. L'Italia ha chiesto un comando unico congiunto per ammodernare la flotta libica perche' questa possa svolgere il suo ruolo nelle acque libiche.
Di Ernesto Preziosi