La vita buona in un mondo senza Dio...un tentativo non riuscito? Mi è capitato di vedere in questi mesi tre film che pure nella loro diversità per ambientazioni e stile, mi hanno fatto pensare la stessa cosa. Spiego meglio, i film sono, Foglie al vento, Perfect Day e La Sala professori. In tutti e tre c'è una sorta di ricerca di senso, attraverso liturgie quotidiane, la ripetitività, la bellezza nel fare bene le cose, il cercare di contenere il dolore e drammaticità in una cornice del quotidiano, aprire la giornata scolastica con gesti che rimandano a una sorta di celebrazione liturgica, e una canzoncina cosi banale infantile (che non convince nemmeno i ragazzini" l'abbiamo cantata per lei professoressa..."), l'alcool come soluzione, un raggio di sole, tra le foglie, bagnare le piantine, ...Tre film bellissimi. Ma ne sono uscita come dopo aver preso un volo su un Boeing che non riesce a decollare. La prof che tenta di stabilire un dialogo rispettoso di tutti i diritti ma sbaglia totalmente la comunicazione sugli aspetti più importanti, la forza di un ragazzino, che viene portato via dalla polizia ma seduto sul seggiolino della scuola come se fosse seduto su un trono, il trono della verità, il trono del Re è nudo.IL rispetto della privacy e la tolleranza zero , che per imporsi non richiede il consenso, o la costruzione condivisa della pratica democratica, ma l' uso della polizia.Il tutto in un mondo dislessico incapace di sollevarsi a una visione escatologica, di far entrare Dio nella storia accontendosi di sostituzioni scolorite.
di Laura Giuntella