La decisione della Corte dell'Aja, di condannare all’ergastolo il generale Ratko Mladic, uno più grandi criminali di guerra del secondo dopo guerra, è un vero atto di giustizia ed molto importante sottolineare che questa volta questo è stato condannato l'autore di un genocidio prima della sua morte. Normalmente i re, i primi ministro o i generali sono giudicati e condannati quando già da tempo sono nella tomba. La condanna a vita era l'unica punizione possibile per questo brutale criminale di guerra che ha pensato di essere, in Croazia e in Bosnia-Erzegovina, padrone della vita e della morte di miglia di persone. La condanna non restituirà alla vita alle donne, ai bambini e agli uomini massacrati, né poterà fuori dal dolore e dai incubi i sopravvissuti e i le persone che li avevano cari. Ma fa è bene a tutti sapere che Mladic passerà il resto della sua vita in una cella di prigione.
di Savino Pezzotta