Christine Lagarde è sicuramente una persona preparata tecnicamente, ma ieri con la sua uscita assolutamente fuori luogo, e senza senso della realtà e della responsabilità connessa al ruolo che in questo momento riveste, ha in qualche modo rappresentato in modo plastico i limiti ed i problemi di questa Europa. Nata da una idea grandiosa, con potenzialità straordinarie in termini di ruolo e di funzione per il presente ed il futuro di quasi mezzo miliardo di cittadini, ma in troppe occasioni incapace di uscire da un approccio tecnoburocratico, e quindi limitata dall’incidere in modo efficace sulla vita delle persone.
Bene ha fatto Mattarella a richiamare la Presidente della BCE alle sue responsabilità politiche verso l’Europa, e come sempre siamo qui a ringraziare un Presidente attento, ma intanto lei il danno lo ha fatto, e se era possibile ha dato qualche altra badilata per approfondire quel solco che divide ormai troppe Istituzioni europee dalla vita quotidiana, in questa stagione non facile, di milioni di nostri concittadini.
Questa crisi, nelle sue proporzioni ogni giorno sempre meno immaginabili, ci consegna in modo definitivo la consapevolezza che questa Unione Europea con tutte le sue Istituzioni deve cambiare e velocemente, trasformandosi da problema in più come è stata in queste ore a strumento decisivo per risolvere, ed i vertici nelle prossime ore dovranno avere la capacità di rendere evidente questo cambio di marcia.
di Mino Taricco