Sul dopo Trieste: un documento con 70 firme

Domenica, 15 Dicembre, 2024

La Settimana Sociale di Trieste, nel luglio scorso, ha avuto il merito di riportare i cattolici a interrogarsi sulla democrazia, e a farlo non tanto sul terreno delle considerazioni di ordine filosofico e giuridico-costituzionale, ma concentrandosi sulla pratica democratica. La presenza di un buon numero di donne e uomini impegnati nei territori ha, infatti, arricchito la discussione di una dimensione esperienziale particolarmente preziosa. Soprattutto gli amministratori, tra cui sindaci, assessori, consiglieri comunali, hanno trovato nelle giornate triestine un’occasione di confronto, riflessione e incontro con chi, pur provenendo da altri contesti e da altre appartenenze politiche, condivide però l’impegno nel governo della cosa pubblica.

È    pensando alla ricchezza portata dalla dimensione di “prossimità” in cui gli amministratori esercitano la politica che si è lanciata la proposta di dare seguito a un primo incontro fra amministratori che proprio durante le Settimane sociali di Trieste si è tenuto. L’intenzione espressa è, come detto a Trieste, quella di arrivare a iniziative aperte proprio a chi intende continuare il «lavoro di scambio e condivisione delle esperienze sui temi concreti legati ai territori, in una visione di insieme nazionale, europea e internazionale», ipotizzando un incontro «fra le tante realtà che in questi anni hanno iniziato a lavorare in questa direzione».

Argomenti 2000, come associazione che da anni cammina in questa prospettiva, si sente interpellata e chiamata a dare la disponibilità a partecipare all’organizzazione dell’iniziativa che richiede, con evidenza, la chiara consapevolezza delle esigenze che il presente impone alla politica, come anche delle forme che la pratica della politica ha ormai assunto. Ci riferiamo non tanto e non solo alle sue degenerazioni, ma anche alla domanda di una nuova fase di democrazia diffusa e deliberativa che non può essere ignorata, e che consiste in una sana relazione tra buon governo e attiva partecipazione degli organismi intermedi e di ogni cittadino consapevole. Del resto, proprio perché questo è il piano su cui si gioca la sfida democratica nel nostro tempo Argomenti2000, assieme alle ACLI, si è fatta promotrice di due proposte di legge di iniziativa popolare: la prima che mira ad attuare l’art. 49 della Costituzione, sulla democrazia interna ai partiti, e la seconda sulla partecipazione dei cittadini ai processi deliberativi.

Accanto alla necessità di offrire momenti rivolti alla elaborazione di adeguati contenuti culturali, chiamare gli amministratori a pensare e impegnarsi in un itinerario comune richiede del resto uno sforzo di chiarezza sulle ragioni e le caratteristiche che esso intende avere. Serve allora porsi una serie di domande a partire dal rapporto che, qualcosa che nasce da un’esperienza propriamente ecclesiale come le Settimane Sociali, deve avere con la pratica politica che è fatta attraverso i partiti. Che i cattolici siano chiamati a occuparsi della città dell’uomo è fatto ricordato dal Concilio e dall’insegnamento sociale della Chiesa, ma come dargli forma in modo che l’unità che viene dalla fede non sia confusa con l’appartenenza politica che, in democrazia, esige il pluralismo? A Trieste si è messa al centro delle riflessioni la democrazia. Quanto e come la discussione circa la crisi odierna della democrazia può essere raccolta e fatta propria da chi fa politica fra la gente? Quanto e come dei cristiani che si assumono responsabilità per le loro città e comunità possono lavorare assieme per rafforzare la democrazia in termini di partecipazione e di qualità del suo operare? Mettere assieme in un cammino comune gli amministratori in che termini può aiutare a portare un di più di democrazia e di intelligenza politica anche sul piano nazionale e su quello europeo?

Alla luce del cammino fatto in questi anni, ci pare dunque di poter segnalare l’importanza di un raccordo ampio, che tenga conto di quanto è in atto, favorendo una proposta plurale, che possa così risultare un effettivo servizio al bene comune. È cruciale che questo raccordo affronti le questioni che, ci sembra, sono ineludibili, sforzandosi di mantenere distinti i piani e di aver cura di preservare un punto di vista sulla politica “dal basso”, nella logica della vicinanza ai cittadini e di un loro coinvolgimento. Si tratta di un passaggio essenziale per avere finalità chiare, un metodo di lavoro ed un itinerario condiviso e per arrivare a darsi gli strumenti adeguati per operare e dare un contributo al paese.

 

1.            Agosti Gianfranco (consigliere comunale Tortona)

2.            Albini Federica (Milano)

3.            Angeleri Roberta (Tortona)

4.            Baldino Tonino (già sindaco di Alghero)

5.            Balli Cristiano (consigliere comunale Firenze)

6.            Banco Giovanni (assessore X municipio Napoli)

7.            Berlinghieri Marina (Brescia)

8.            Borelli Antonio (già assessore comune di Catanzaro)

9.            Busi Michele (Brescia)

10.         Cacioli Enzo (già sindaco di Castelfranco Piandiscò)

11.         Carastro Giandiego (Senigallia)

12.         Chimenti Michele (Partinico)

13.         Chinnici Valentina (deputata all’ARS Palermo)

14.         Ciliento Debora (assessore regionale Puglia)

15.         Cioncolini Tommaso (consigliere comunale Jesi)

16.         Clobiaco Maria (Reggio Calabria)

17.         Como Lodovico (consigliere comunale Alessandria)

18.         Corti Enrico (Piacenza)

19.         Crinelli Francesco (Partanna)

20.         Cristaudo Alfio (sindaco di Pedara)

21.         Cusato Giuseppe Nicola (sindaco del comune di Agnana Calabra)

22.         Cuzzocrea Maurizio (Catania)

23.         De Filippis Vincenzo (Bari)

24.         Del Pero Fausto (Alba)

25.         Di Maio Claudio (Milano)

26.         Di Nunno Fabio (Napoli)

27.         Docile Cinzia (Siderno)

28.         D’Ovidio Antonio (Desio)

29.         Flamingo Emiliana (Siderno)

30.         Fratini Massimo (consigliere comunale Firenze)

31.         Gentilini Maurizio (Roma)

32.         Giamba Teresa (già assessore del Comune di Caulonia)

33.         Giambona Mario (deputato all’ARS di Palermo)

34.         Girotti Luca (Civitanova Marche)

35.         Gurrieri Raffaele (Siracusa)

36.         Lanotte Luigi (Barletta)

37.         La Rosa Antonio (Già assessore del comune di Locri)

38.         Lanzillotta Giovanni (Catanzaro)

39.         Marino Domenico (Reggio Calabria)

40.         Martino Salvatore (Corigliano Rossano)

41.         Masi Giulio (Genova)

42.         Mastrantuono Claudio (Sanremo)

43.         Nobile Giuseppe (sindaco di Castel di Lucio - ME)

44.         Occhipinti Emanuele (Ragusa)

45.         Pantaleo Carlo (Rimini)

46.         Paolillo Giuseppe (consigliere comunale Barletta)

47.         Pasquali Francesco (consigliere comunale Desio)

48.         Pennisi Graziella (Catania)

49.         Piccione Teresa (consigliera comunale Palermo)

50.         Polifroni Girolama (Locri e già assessore comune di Ciminà)

51.         Pollichieni Silvana (Locri)

52.         Preziosi Ernesto (Pesaro)

53.         Raimondi Domenico (Lucca)

54.         Rapetti Vittorio (Acqui Terme)

55.         Rocchi Giorgio (Ascoli Piceno)

56.         Rossi Ettore (Benevento)

57.         Rossini Carlo (già sindaco di Todi)

58.         Ruberti Omar (già assessore comune di Aprilia)

59.         Santarelli Nino (Fano)

60.         Santinoli Paolo (Casteggio)

61.         Saonara Gianni (Padova)

62.         Scazziota Benito (Marano Principato)

63.         Scordino Antonio (già sindaco di Bianco)

64.         Sergio Maria Luisa (Roma)

65.         Sommario Giuseppe (Paludi)

66.         Spadoni Daniela (assessora comune Imola)

67.         Storani Daniela (Jesi)

68.         Vietina Ilaria (consigliere comunale Lucca)

69.         Visani Roberto (presidente consiglio comunale Imola)

70.         Visconti Sergio (Messina)

71.         Visini Rita (già assessore regionale Lazio