Prima di girare pagina

Ogni #25aprile viene accompagnato da discussioni e polemiche. Talvolta fondate, in qualche caso pretestuose.
Mi limito ad un paio di considerazioni.
Sul piano storico il riferimento è a fatti incontrovertibili che vanno riconosciuti, certo collocati in quel contesto ma non per questo sminuiti in cerca di un impossibile pareggio. Il #fascismo ha portato il Paese alla rovina, ha causato la morte di centinaia di migliaia di persone, ha emesso leggi che hanno consentito la persecuzione razziale ed è stato una dittatura totalitaria che ha tolto la libertà. Per dire solo alcune delle sue  enormi responsabilità.
Sul piano politico nell'attuale panorama, al di là dei residui nostalgici va considerato che il fascismo oggi si ripropone nelle esasperazioni nazionaliste e #sovraniste  alternative ad una idea di Europa. Il consenso popolare (ridotto al minimo storico e sfibrato a causa del desolante spettacolo offerto dai partiti ) ha portato al governo una destra in cui figura più di un esponente espressione del sovranismo. Oggi abbiamo ascoltato, dalla presidente del consiglio e da altri esponenti della destra,  un timido  riconoscimento dei valori della resistenza ( rimangono poi  eccezioni  come quella  provocatoria del presidente del senato ).  Possiamo esserne contenti e ritenerli frutto sincero di una evoluzione in atto ? Dovremmo augurarcelo. D'altra parte la situazione politica ed economica  non consente di isolarsi dall'Europa.  Ma la politica è fatta di scelte ed è su queste che si potrà misurare la coerenza di una evoluzione.
Questo 25 aprile cade in una situazione inedita in cui il governo è in mano alla destra.
Un motivo in più per dirci che ...non si può girare pagina.
Vi è un testo  che prendo dalla Fratelli tutti ( n.249 ) di Papa #Francesco che ci offre un utile spunto di riflessione in questa giornata.
 Scrive Francesco : " È facile cadere oggi nella tentazione di voltare pagina dicendo che ormai è passato molto tempo e  che bisogna guardare avanti. No, per amor di Dio! Senza memoria non si va mai avanti, non si cresce senza una memoria integra e luminosa ". È  necessario mantenere '"la fiamma della coscienza collettiva, testimoniando alle generazioni successive l'orrore di ciò che accade",  che " risveglia e conserva in questo modo la memoria delle vittime, affinché la coscienza umana diventi sempre più forte di fronte ad ogni volontà di dominio e di distruzione".
Non si può girare pagina...senza averla letta e compresa. 
La storia d'italia ha molte pagine che andrebbero affrontate così. È vero per la resistenza come per il terrorismo, per le stragi, per il rapimento Moro.
Conoscere la storia, discuterne con serietà aiuta la democrazia, la rafforza.
 
di Ernesto Preziosi