Opinioni/ La forza del “civismo” nella elezione di Michele Emiliano

Venerdì, 16 Ottobre, 2020

I ricorsi elettorali impediscono ancora di dare ufficialità ai risultati elettorali delle scorse lezioni regionali Pugliesi dalle quali nonostante le incertezze delle previsioni è stato riconfermato alla guida della Regione Puglia Michele Emiliano, battendo il candidato della destra Raffaele Fitto dato per favorito e vincente sin dall’inizio.

Certo i dubbi che inizialmente erano emersi circa la scelta della candidatura di Raffaele Fitto come candidato unitario di tutta la coalizione di destra sono emersi tutti anche perché la sinistra ha abilmente condotto una campagna elettorale mostrando tutti gli errori commessi da Fitto durante la sua presidenza alla Regione Puglia nel quinquienio 2000-2005. Lentamente questo ha cancellato la “novità” e “freschezza” della candidatura Fitto che accreditata inizialmente soprattutto verso i più giovani.

I pugliesi non hanno dimenticato e hanno preferito ridare fiducia al centro sinistra seppure con i diversi errori politici e amministrativi che lo stesso Emiliano ha riconosciuto sia in campagna elettorale che appena dopo la vittoria.

Si è cosi allontanata così la possibilità che in Puglia fossero presenti uomini del nord legati alla Lega interessati più dalle opportunità economiche e turistiche e dai fondi del recovery found che saranno messi a disposizione per il sud, che dalla gestione politica di crescita della regione in continua con quanto di meglio già realizzato negli ani precedenti.

“Riprendiamoci la Puglia”, questo lo slogan della destra; rimpossessarsi cioè di una cosa propria che “accidentalmente” e finita nel passato in mani “improprie”. A sancire il risultato positivo altre agli elettori legati al PD, unico partito della sinistra seppur con i suoi problemi di identità perduta, tante persone che si sono raggruppate in diverse liste civiche e che hanno di fatto reso superfluo la presenza del Movimento 5 Stelle di fatto svuotato di contenuti programmatici e chiuso su posizioni intransigenti poco comprensibili ai più.  Ed il risultato elettorale dei 5 stelle la dice lunga ormai sulla deriva che ha intrapreso il movimento in Puglia.

Le liste civiche aggregatesi attorno ad Emiliano non sono semplicemente il frutto di un artificio elettorale per rastrellare più voti si è rivelato essere un modo per rendere partecipi molte persone che hanno voluto rendere in questo modo un servizio alla politica attraverso ma una convinta partecipazione ad un obiettivo comune: fare argine alla destra. Ed effettivamente c’è stato un complessivo arretramento dei principali partiti di centro destra: Lega e Forza Italia di quasi il 18%, che la candidatura di Fitto non e riuscita ad arginare seppure a livello personale lo scarto tra Emiliano e Fitto è stato di meno dell’8%.

A questa efficace partecipazione occorre quindi riservare un’attenzione capace di convogliare questo entusiasmo in un contenitore aperto alle molteplici esperienze della società in modo da poter costituire “l’altra gamba” del centro sinistra in attesa che il PD possa ritrovare la sua dimensione di contenitore aperto al territorio tanto annunciata ma di fatto mai attuata.

L’aspetto più interessante e capire ora se e come potrà essere organizzato questo consenso “civico”. Le indiscrezioni che circolano raccontano di su una possibile organizzazione in un ampio contenitore politico organizzato proprio dall’entourage di Emiliano. Staremo a vedere, nella speranza che non si tatti una trovata “post” elettorale

Onofrio Losito - Argomenti2000 Puglia