I capelli di Samantha e di Masha

Mercoledì, 5 Ottobre, 2022

Molto coinvolgenti le capriole di Samantha: mostrano cosa significa vivere senza forza di gravità. Una leggerezza che scompiglia tutto, persino i capelli, e che continua ad essere studiata e approfondita per capire quali conseguenze produce sul corpo umano. Volano in alto e verso il basso i capelli di Samantha, a seconda della posizione del corpo, degli slanci che al corpo astro-Samantha, come la chiama certo giornalismo consumistico, vuole e riesce a dare. Colpisce molto questa leggerezza che è tutta orientata al progresso della conoscenza e della scienza e, soprattutto, allo sviluppo delle tecnologie. Colpisce specialmente se paragonata alla pesantezza della vita delle donne in Iran e in tante parti del mondo. Colpisce se la si paragona alla fatica che fanno le donne iraniane a mostrare i loro capelli: per farli stare in alto devono tagliarli e stringerli tra mani coraggiose che si oppongono ad un regime totalitario e teocratico che opprime le donne; per farli stare in basso, piegati come le schiene di molte donne schiave, basta il peso di un velo che scende sul capo come fardello opprimente che oscura persino la luce del sole. Masha Amini non poteva volteggiare come Samantha però ha voluto mostrare solo una ciocca di capelli per dire del suo buon diritto di essere una persona libera, restituita a quella dignità che da troppo tempo viene negata alle donne e a quanti desiderano un Iran diverso, aperto al mondo, a quella leggerezza che fa bene perché permette di giungere all’impensabile rendendo possibile quanto ritenuto solo probabile o desiderabile.

I capelli di Samantha e di Masha disegnano traiettorie che riempiono di vita lo spazio cosmico e quello terreno; hanno i riflessi di luce propri del sogno che si tramuta in realtà, in esperienza di vita; sono il segno di un orgoglio che non cede alla rivalsa, ma sa farsi spazio tra l’ostilità, l’indifferenza e lo scetticismo di molti. Sono lucidi i capelli di Samantha e di Masha, come quelli della giovane donna che presso la casa di Simone, lavò con le sue lacrime i piedi di Gesù per poi asciugarli con i suoi capelli. Lacrime di gioia quelle di Samantha; lacrime di dolore quelle di Masha. Sono lacrime che cambiano il mondo, la storia perché dicono della fatica e della forza delle donne nel vivere una vita che, interpretata solo al maschile, deve spesso essere forzata. Le lacrime di Samantha galleggiano nel vuoto senza forza di gravità e si compongono e scompongono in arcipelaghi di gocce salate che attendono d’essere raccolte e ricomposte tra mani accoglienti. Le lacrime di Masha solcano il volto con la pesantezza di macigni acuminati che rotolano a terra, destinati ad essere calpestati da scarponi chiodati che scricchiolano sotto lo sforzo compiuto da chi usa il manganello o il fucile per fare cessare quelle lacrime che sono potente atto di protesta e condanna.

Sono lucidi i capelli di Samantha e Masha, sono brillanti così tanto da riflettere l’immagine di chi quei capelli fissa: se lo sguardo è di ammirazione e compassione allora l’immagine riflessa sarà un chiaro invito a non restare indifferenti, a prendere posizione e a stare dalla parte delle donne, di queste donne che sanno cambiare il mondo; se lo sguardo è di indifferenza o di perplessità l’immagine che ne verrà riflessa sarà di un pressante invito alla conversione del cuore e della mente. I capelli di Samantha e Masha oggi sono i capelli di tante donne che sono figlie, sorelle, spose, mogli, madri e nonne e che piangono su questo tempo cupo che odora di guerra. Non possono volteggiare nello spazio e vedere i capelli seguire le regole dell’assenza di gravità: possono solo, quando lo strazio e il dolore sono troppo forti, strapparsi i capelli e gettarli a terra sperando che siano seme di rigenerazione esistenziale.

A Samantha guardiamo con orgoglio; a Masha guardiamo con riconoscenza. I loro capelli sono speranza per noi tutti: dovrebbero capirlo le Cancellerie e le congreghe di potere. Dallo spazio celeste e dai marciapiedi di Teheran i capelli delle donne dicono che è giunto il tempo di guardare e interpretare le relazioni tra i popoli, di gestire e governare la politica, di esercitare la professione, di pensare alla società civile in maniera meno convenzionale, rigida come fosse tutto cristallizzato dentro i contorni di un castello o di una chiesa all’interno dei quali non è possibile entrare. I capelli di Samantha e Masha sono l’intreccio fecondo di quelle virtù cardinali (giustizia, fortezza, temperanza e sapienza) di cui è urgente il recupero per la costruzione di una vita veramente a misura d’uomo (intendendo ovviamente, a misura di donna e uomo). I capelli di Samantha e Masha sono l’intreccio fecondo di quella bellezza che reca in sé la forza che sa salvare il mondo.