Ho votato no

Oggi in consiglio regionale ho votato No alla proposta di legge sul fine vita. I motivi del mio parere contrario sono i seguenti.
È una legge che ci interroga sotto due aspetti. Uno tecnico-giuridico che vedeva coinvolta la Regione in maniera impropria visto che non esiste una legge nazionale e ancor di più europea. I docenti ascoltati in audizione lo hanno evidenziato continuamente. E la stessa ATN lo aveva attestato. Per questo non potevamo approvare una legge così delicata che quasi certamente sarebbe stata impugnata.
Altro aspetto, ma non secondario, riguarda l’eticità della legge. Siamo chiamati a tutelare la vita di ogni persona senza “se” e senza “ma”. La sofferenza fa paura, ci mette a dura prova, ma la vita va vissuta in tutti i suoi aspetti. Certo, ognuno è libero di decidere di porre fine alla sofferenza ma non dimentichiamo che la vera libertà è quella che fa pensare al bene di chi ti sta accanto e soprattutto ti fa essere creativo per il bene della comunità.
Guidare alla morte come chi assiste al suicidio allontana dalla bellezza del vivere e influenza la libertà degli ultimi attimi. Siamo sicuri che porre fine alla sofferenza sia voluto dal singolo paziente o dal sistema culturale che ci circonda? Come dissero alcuni esponenti dei comitati etici, quali sono i parametri per decidere? La legge non si esprimeva in merito.
Per questi motivi ho dichiarato voto contrario.

Debora Cliento,
Argomenti2000, consigliere regionale Puglia