Salvini e il rispetto della legge

Parliamoci chiaro, caro ministro Salvini.
Lei sa che le leggi devono essere applicate e spetta ad ognuno di rispettarle e di farle rispettare. Bene.
Se uno le viola, viene denunciato all'autorità giudiziaria. Bene.
A decidere sarà la Magistratura, che lei ha dimostrato di non rispettare cestinando davanti alle telecamere l'avviso di garanzia inviatole da un procuratore della Repubblica. Mi segue?
Anche i sindaci che hanno deciso di sospendere nel loro Comune il decreto "sicurezza" hanno infranto la legge. Bene.
Li denunci alla magistratura!
Probabilmente a decidere sul contenzioso sarà la Corte Costituzionale, la quale dimostrerà che ci sono dubbi di incostituzionalità, gli stessi dubbi espressi da alcuni suoi consiglieri il cui parere lei non ha voluto ascoltare e che hanno preferito ritornare nei ruoli da cui provenivano. Lei li ha sostituiti con dei "sì, signor ministro"!
Le ricordo però che anche lei infranse la legge quando invitò i sindaci della Lega a non trascrivere all'anagrafe comunale il matrimonio contratto tra persone delle stesso sesso. Non le sembra di essere incoerente o, per lo meno, schizofrenico, cioè di avere una doppia etica?

di Edoardo Zini