A proposito di “sardine”

Le "sardine" nascono nella società civile, vale a dire in un'opinione pubblica consapevole e riflessiva, oltre il puro livello della cosiddetta pancia della gente. Si tratta di un movimento collettivo che per sua stessa natura rappresenta una domanda di partecipazione democratica, alternativa alla sfera emotiva dell'adesione al capo e alla sua continua affabulazione narrativa. È un movimento generazionale, nel senso che in esso è egemone l'iniziativa di trentenni e quarantenni, non che non vi partecipino persone più anziane. In questo senso esse sono alternative a Lega e Cinque Stelle, che prosperano sulla paura del futuro e contrastano la cooperazione internazionale, professando una visione politica di conservazione fondata solo su nazione e protezione. Le sardine non sono un partito perché prive di una cultura politica, di un'organizzazione stabile e di un programma proiettato verso le istituzioni rappresentative e verso il governo. Esse esigono una rappresentanza e sarebbero una base sociale ideale del PD, se solo questo uscisse dalla paralisi nel suo rapporto con la società.

di Roberto P.Violi