A proposito della app Immuni: trasparenza e garanzie

Venerdì, 8 Maggio, 2020

L’attesa della fase due si è accompagnata con diverse criticità e polemiche. Sicuramente molto scalpore ha riscosso il tema relativo alla predisposizione di un’app per il tracciamento dei contagi, soprattutto a fronte dell’ordinanza del Commissario Straordinario per l’emergenza con la quale, il 16 aprile, veniva stipulato il contratto di concessione gratuita della licenza d’uso sul software di contact tracing e di appalto di servizio gratuito con la società progettatrice della app, senza, tuttavia, far riferimento ad alcun provvedimento normativo o ad altro fondamento di liceità che legittimasse la previsione di tale strumento.

La scelta della task force del Governo è, infatti, ricaduta sull’app ideata dalla società Bending Spoons S.p.a., funzionante attraverso il Bluetooth e capace di rilevare la vicinanza di un altro smartphone entro il raggio di un metro senza ricorrere alla più invasiva “geolocalizzazione”.

Le perplessità e le critiche circa la tutela dei dati personali nonché l’efficacia di tale strumento, sono state inoltre alimentate in gran parte dalla poca trasparenza e dalla scarsa diffusione di informazioni certe che non hanno fatto altro che generare apprensione nei confronti di uno strumento che sarebbe dovuto intervenire, invece, a sostegno della tutela delle persone.

Finalmente, lo scorso primo maggio è stato pubblicato nella Gazzetta Ufficiale il Decreto Legge 28/2020 recante “Misure urgenti per la funzionalità dei sistemi di intercettazioni di conversazioni e comunicazioni, ulteriori misure urgenti in materia di ordinamento penitenziario, nonché disposizioni integrative e di coordinamento in materia di giustizia civile, amministrativa e contabile e misure urgenti per l’introduzione del sistema di allerta Covid-19″.

Si tratta di un provvedimento che seppur lacunoso risolve sicuramente la questione più importante che è, per l’appunto, quella sopra richiamata relativa all’individuazione del fondamento di liceità del trattamento, come richiesto dall’art. 9, par. 2, lett. i) del Regolamento europeo 2016/679 (GDPR) e dagli artt. 2-ter e 2-sexies del Codice Privacy. 

Facciamo, dunque, chiarezza alla luce dell’entrata del nuovo Decreto Legge 28/2020, il quale all’articolo 6 si occupa specificatamente di questo strumento di contact tracing....

Segue nella sezione Giustizia - Diritti Fondamentali