O Capitano! Mio Capitano

O CAPITANO! MIO CAPITANO
“ O Capitano! Mio Capitano! Il nostro viaggio tremendo è terminato,
la nave ha superato ogni ostacolo, l'ambìto premio è conquistato,
vicino è il porto, odo le campane, tutto il popolo esulta,
occhi seguono l'invitto scafo, la nave arcigna e intrepida;
ma o cuore! Cuore! Cuore!”
                                                                  ( Walt Whitman)

Questa mattina vorrei dedicare il mio pensiero , la mia solidarietà e il mio apprezzamento a Carola Rackete, comandante della Sea Watch ancora una volta è una donna a dare volto alla dimensione umanitaria.
Ho apprezzato e condiviso la sua capacità di scegliere le ragioni del cuore, che valgono molto di più di quelle della ragione , del conformismo e delle regole. 
Dalla legge e dalla sua rigida interpretazione e applicazione, come ci ha insegnato san Paolo di Tarso,possono  generarsi ingiustizie che imprigionano, immobilizzano la verità e l’empatia dovuta a chi soffre. La legge può trasformarsi da parametro di libertà in uno strumento di oppressione ed è proprio in virtù di questo che dobbiamo ripetere che a fronte a ciò che si presenta come inumano : “RIBBELLARSI  E’ GIUSTO“ .
In ragione di questo che mi sono tornati alla mente i versi che il grande poeta americano , WALT WHITMAN, scrisse in memoria di Abramo Lincoln “ O Capitano! Mio Capitano!”. Oggi dovremmo dedicare questi versi a Carola Rakete e dire “ o CAPITANA! MIA CAPITANA.
Questa donna tedesca ha avuto il coraggio di sfidare lo “pseudo capitano” leghista che sta mostrando al mondo un volto dell’Italia che non è quello reale. Una sfida quella di Carola che obbliga a mostrare il volto autoritario e peronista del Leader leghista.
Mi turba il silenzio del Presidente del consiglio, le ambiguità di Di Maio . Se questa è la politica del cambiamento …
Invito tutti gli amici , anche per rispondere ai tanti insulti sessisti rivolti contro Carol Rakete , a manifestare pubblicamente intervenendo personalmente su Facebook e non solo con un Si , la vicinanza a questa donna coraggiosa.
GRAZIE CAROL.

 
di Savino Pezzotta