Nota politica 25 aprile 2020

Per il 25 aprile

Per un’Europa costruita sulla fraternità

La ricorrenza del 25 Aprile di quest’anno, in tempo di pandemia, rischia di essere schiacciata sul presente, in un corto circuito generato da una retorica di guerra che da almeno due mesi domina l’opinione pubblica. È certamente importante fare memoria degli anniversari che incorniciano la nostra storia e tracciano il profilo della Repubblica e della nascita del progetto politico europeo: il dovere di essere vigili sui valori di libertà, giustizia e democrazia frutto di una lotta contro regimi nazionalisti, autoritari e totalitari, non può essere abbandonato all’equivoco di assolutizzare il passato.

È utile allora, nel guardare a questo 25 Aprile, radicarsi nel presente di queste settimane, nella crisi sanitaria e in quella economica e sociale che iniziano a manifestarsi e che già ora mettono alla prova le nostre democrazie. Tutto questo ha messo a nudo le fragilità e le faglie profonde del modo in cui pensiamo e sviluppiamo le relazioni, i rapporti, le appartenenze comunitarie e dunque le strutture della società e dell’economia, della politica e della cultura. Serve il coraggio di accettare questa radicale messa in discussione delle cose e chiedere, in primo luogo alla politica, di pensare l’oggi con le categorie della politica stessa e dunque dare al paese e all’Europa una meta.

Questa mèta emerge da questi giorni, nei quali è sempre più chiara la fragilità di ogni soluzione individuale cercata dai singoli stati. In questa realtà, che la pandemia rivela essere planetaria, per i popoli europei si pone la necessità di misurarsi con i limiti oggettivi e le inadeguatezze delle risposte nazionali. Si impone l’esigenza di pensare l’Unione Europea non più come un semplice spazio economico-finanziario da regolare, ma come il luogo politico di diritti e doveri. La meta che abbiamo davanti è allora quella di una società europea che si costruisca sulla fraternità. La solidarietà, che giustamente molti invocano come cifra delle scelte che le istituzioni europee cercano di compiere, ha bisogno di qualcosa di più profondo: la consapevolezza dell’essere parte di una stessa storia. Le pur rilevanti discussioni sui meccanismi finanziari messi a disposizione degli Stati in queste settimane e nei mesi che verranno rischiano di essere fragilissime strutture destinate a non resistere l’urto di una realtà che richiede un pensare politico europeo.

Può essere, questo, il 25 Aprile dell’Europa, quello in cui iniziamo da europei a dare compimento alla sua funzione storica del progetto comunitario: salvare le nazioni con la pace. E fare questo significa procedere con scelte e proposte su cui misurare la capacità di leggere la realtà di un mondo che è già nuovo. Vi sono aspetti cruciali della realtà su cui urgono proposte che guardino ad un modo nuovo di essere delle nostre società. Su questi avanziamo delle proposte che affidiamo alla discussione pubblica:

  1. Rendere obbligatorio per tutti i livelli istituzionali della Repubblica l’adozione dello strumento del bilancio ambientale come forma di governo delle comunità e dei territori e chiedere che anche il bilancio europeo settennale assuma la forma giuridica e concettuale del bilancio ambientale.
  2. Una legislazione europea che sancisca il valore pubblico delle tecnologie digitali e fissi criteri e norme per misurarsi con la rete e le sue risorse, garantendo libertà e diritti.
  3. Una politica nazionale capace di elaborare un quadro di principi che guidino la ritessitura delle relazioni socio-economiche imperniato su una forte cultura dei diritti, sulla capacità di sviluppare processi sostenibili sul piano socio-ambientale, sulla modulazione di strategie e strumenti rispetto alle specificità territoriali molto diverse del paese. Questo esercizio di solidarietà istituzionale può essere sviluppato usando in modo innovativo il Fondo Perequativo per gli Enti Locali e le Regioni per rafforzare l’efficacia della sussidiarietà verticale fra le istituzioni della Repubblica, da accompagnare al riconoscimento dell’importanza e il rafforzamento delle politiche di sussidiarietà orizzontale.

Argomenti2000 – Associazione di amicizia politica

 

Data: 
Venerdì, 24 Aprile, 2020