A Ninive la Grande

Mercoledì, 1 Giugno, 2016

 

NOTERELLE DI TEOLOGIA URBANISTICA

 

 Il 9 dicembre, Raniero La Valle ha scritto:

 (…) Che fa un papa prima che il mondo finisca?  Fino ad ora avevamo percepito questo papa come un papa venuto dalla “fine del mondo”, in senso spaziale, come lui stesso aveva detto la sera dell’elezione: “i miei fratelli cardinali sono andati a prendere il vescovo di Roma alla fine del mondo”, cioè dal fondo dell’America, dall’Argentina. Adesso sappiamo che questo è un papa scelto per fare il papa PRIMA della fine del mondo. Dunque c’è una fine del mondo intesa non in senso spaziale, ma in senso temporale- (e non a caso il papa ci aveva avvertito, nella “Evangelii gaudium” – n. 222 - che il tempo è superiore allo spazio). E in ogni caso, se ancora non è la fine, c’è però l’annuncio della fine. La conferenza di Parigi sulla crisi climatica che i giornali presentano come l’ultima occasione data ai popoli per salvarsi, l’ultimo treno prima del disastro ambientale, è una specie di consulto su una fine annunciata (…).

 

Partendo da queste frasi, vorrei proporre le seguenti notarelle di teologia urbanistica.

·         La Globalizzazione

In un certo senso, la globalizzazione è lo stadio finale della evoluzione delle umane e degli umani. Globalizzazione vuol dire essere inter-connessi in uno spazio senza più confini (cerebrali o geografici) invalicabili.

La globalizzazione ha, tra le tante, una conseguenza: accelerare la estinzione degli Stati per dar vita ad una grande con-urbazione mondiale, un mega-mondo, una citta totale s-confinata.

Potremmo chiamare Ninive questa unica città. Il libro di Giona ci ricorda che “Ninive era una città molto grande, di tre giornate di cammino”. La Ninive globale sarà percorsa in tre giornate di voli aereo…

·         La fine degli Stati

Nel giro di qualche decennio, non esisteranno più gli Stati. Già il fiuto teorico di Giorgio Agamben ha scovato la fine della loro legittimità, in un discorso tenuto qualche anno fa (08.03.2009) nella Cattedrale di Notre-Dame di Parigi:

(…) Qui e ora affermo, misurando le parole: oggi sulla terra non vi è più alcun potere legittimo, e i potenti del mondo stessi sono tutti rei di illegittimità (…)

Non ci saranno più Stati?  Probabile. Cosa li sostituirà?

Esisteranno i SuperQuartieri della grande Ninive: Quartiere Africa Sub-Sahariana ed in suoi sobborghi; Quartiere Cina ed i suoi sobborghi; Quartiere India ed i suoi sobborghi; Quartiere USA-Canada; Quartiere Russia; Quartiere Arabia; Quartiere Persia, Quartiere Latino-America; Quartiere Oceania. I rappresentanti dei Super-Quartieri formeranno il Senato.

Non è ancora chiaro se esiterà un Quartiere Europa, oppure dei singoli quartieri dormitorio chiamati Francia, Germania, Italia, Inghilterra, Polonia, Spagna, etc.

 

 

 

·         Attraversando catastrofi con stile

Non sarà indolore l’allinearsi dei Quartieri tra loro e nella grande Ninive. Ci saranno strappi, sommovimenti che avranno un nome tecnico: catastrofi, rivolgimenti improvvisi e rotture di assestamento. Molte umane e molti umani studieranno per diventare Catastrofisti, come oggi si studia per diventare Mediatori inter-culturali e Psicologi.

I catastrofisti saranno laureati in giurisprudenza e filosofia, ma anche in ecologia e geografia, poiché la edificazione di Ninive comporterà un dispendio energetico mastodontico e con esso un aumento dell’inquinamento globale e delle macro- alterazioni del clima terrestre (tornado, inondazioni, scioglimenti delle calotte polari, etc).  Insegneranno all’umanità “come attraversare catastrofi con stile”.

 

·         Lo ius pubblicum Ninivaeum

 

Non ci sarà più la politica del Moderno, ma non finirà la democrazia.

Finirà la politica come è stata definita dalla modernità europea a partire dalle rivoluzioni Inglese, Francese, Russa. I valori di impresa, eguaglianza, comunismo saranno il collante di una unica, estesa, Amministrazione. L’Amministrazione della Grande Ninive.

Anzi in una prospettiva cristiana ciò sarà forse l’inveramento del detto di Gesù

Ἀπόδοτε οὖν τὰ Καίσαρος Καίσαρι καὶ τὰ τοῦ Θεοῦ τῷ Θεῷ

Con ciò assecondando una diversa interpretazione del detto di Gesù, come attestata da Giuseppe Dossetti (La parola e il silenzio, Il Mulino, pagg. 148-149): la politica non deve essere idolatrica.

Ninive sarà l’unica con-urbazione mondiale: non ci saranno più luoghi da scoprire, non ci sarà più il mare a-nomico la “scoperta” intellettuale nel Cinquecento costituì una poderosa iniziativa Politica (v. Carl Schmitt, il Nomos della Terra, Adelphi).

Non ci sarà più la politica del Moderno, ma non finirà il diritto: ci sarà lo ius pubblicum Ninivaeum

 

 

 

·         Famiglia umana, Chiesa, Educazione

La Famiglia umana che abiterà i Quartieri troverà i propri riferimenti culturali nei discorsi pronunciati da Papa Francesco ai movimenti popolari il 28 ottobre 2014 a Roma, presso l’Aula vecchia del Sinodo ed il 9 luglio 2015 presso il Centro fieristico Expo Feria, Santa Cruz de la Sierra (Bolivia): “La Bibbia ci ricorda che Dio ascolta il grido del suo popolo e anch’io desidero unire la mia voce alla vostra: le famose “tre t”: terra, casa e lavoro per tutti i nostri fratelli e sorelle. L’ho detto e lo ripeto: sono diritti sacri. Vale la pena, vale la pena di lottare per essi. Che il grido degli esclusi si oda in America Latina e in tutta la terra.” La Chiesa Cattolica promuoverà una sorta di Tribunato permanente a difesa delle umane e degli umani che entrerà in periodica dialettica con il Senato. Come avveniva nella Respublica romana. Gli abitanti di ogni Quartiere manterranno le differenze culturali peculiari, ma la globalizzazione per forza di cose renderà possibile un maggior senso di sentirsi appartenenti alla stessa, unica famiglia umana.

A partire dalle proprie diversità culturali, le umani e gli umani saranno chiamati a cooperare per educarsi:

·         Ad  essere persone generative

·         all ’arte di attraversare le proprie selve oscure 

·         a riconoscere, a custodire, ad irradiare Bellezza

 

·         Quando si realizzerà Ninive?

Tra 20 anni, forse tra 100.

Quel che rileva da un punto di vista di teologia della storia è che con la globalizzazione è iniziato il percorso verso Ninive. Oltre Ninive non ci sarà altro, sulla terra.

Con la edificazione della grande Ninive, in un certo senso finirà la storia, non ci saranno più Oltre (in termini di territori da conquistare) da varcare, se non lo Spazio stellare. A Ninive, le scienze e le tecniche convergeranno sull’obiettivo di preparare “missioni interstellari”, prima per pochi, poi via via per molti…

 

L’inizio della fine del tempo storico è anche l’inizio della fine dei tempi.

"Sì, verrò presto!". Amen. Vieni, Signore Gesù (Apocalisse 22, 20)

A Ninive si parlerà inglese, ma non solo inglese: il multilinguismo sarà insegnato sin dalle scuole primarie. Del resto, come dice Franco Battiato “nel giorno del giudizio non ti servirà l’inglese”.

Ma in vista dell’incontro con il Signore della Storia ci servirà molto humour inglese per ridimensionarci gonfi come siamo di orgoglio ed invidie

… e perché no ci serviranno anche molta humilitas e letizia francescane.

Questo tra qualche decennio, ma già oggi in nuce. Già e non ancora.  A Ninive, Pianeta Terra.

 

 

Links

A R. La Valle

http://ranierolavalle.blogspot.it/2015/12/un-papa-venuto-prima-della-fine-del.html

A G. Agamben

http://www.lavocedifiore.org/SPIP/article.php3?id_article=4604

 

A Papa Francesco

http://w2.vatican.va/content/francesco/it/speeches/2015/july/documents/papa-francesco_20150709_bolivia-movimenti-popolari.html

 

Per le immagini

http://www.lacrimae-rerum.it/cittafutura.htm

http://www.riqualificazioneurbana.com/giornata-mondiale-dellhabitat/

https://comolasaggezzadeicittadini.files.wordpress.com/2013/03/nuova-immagine.jpg

https://www.debaser.it/franco-battiato/lera-del-cinghiale-bianco/recensione