Mattarella e la giustizia

Nello splendido e impeccabile intervento del Presidente della Repubblica finalmente parole chiare sulla bufera che ha scosso il CSM. 

1. Una severa e inequivocabile condanna dei comportamenti adottati da magistrati e parlamentari giudicati in "totale contrapposizione" con il rispetto del valore dell'indipendenza della Magistratura: "Il coacervo di manovre nascoste, di tentativi di screditare altri magistrati, di millantata influenza, di pretesa di orientare inchieste e condizionare gli eventi, di convinzione di poter manovrare il CSM, di indebita partecipazione di esponenti di un diverso potere dello Stato, si manifesta in totale contrapposizione con i doveri basilari dell’Ordine Giudiziario e con quel che i cittadini si attendono dalla Magistratura."
2. Il riconoscimento del ruolo fondamentale della Magistratura svolto nel nostro Paese col sacrificio di tante vite personali di giudici e l'esistenza nell'Ordine Giudiziario di anticorpi capaci di reagire come questa stessa vicenda ha dimostrato.
3. La necessità di una svolta profonda nei costumi, nelle pratiche e se necessario anche nelle regole di autogoverno dell'Organo Giudiziario al fine di rafforzare la sua "indipendenza e totale autonomia" considerati "principi basilari" e "irrinunciabili".

Una boccata di aria fresca in mezzo a tante ostentazioni di cinismo e opacità dominanti il dibattito pubblico.

In un momento in cui su più piani e da più parti i principi della Costituzione relativi ai diritti delle persone e allo Stato di diritto subiscono un'oggettiva compressione da parte delle forze di governo, ci si aspetta che il maggior partito di opposizione, il Partito Democratico, riaffermi il suo ruolo di "partito dei cittadini e delle istituzioni democratiche" e di un rigoroso senso dello Stato e dell'etica pubblica nella direzione indicata dal Presidente Mattarella: "La Costituzione prevede che l’assunzione di qualunque carica pubblica – ivi comprese, ovviamente, quelle elettive – sia esercitata con disciplina e onore, con autentico disinteresse personale o di gruppo; e nel rispetto della deontologia professionale."  

Un partito del "così fan tutti" non serve a nulla. 
Il riscatto dell'Italia e il suo protagonismo europeo hanno bisogno al contrario di integrità personale, trasparenza nei comportamenti, senso delle istituzioni

 
di Michele Nicoletti