La mia festa della Repubblica

Oggi festa della Repubblica. Da bambina era una festa tanto attesa, iniziava l'estate e la scuola era finita. Con tutta la famiglia, per diversi anni di seguito, si partiva in treno (con la mia famiglia e poi con zii e cugini) da Terracina a Roma per assistere alla parata militare, allo spettacolo delle frecce tricolori e salutare, seppur da lontano, il passaggio tanto atteso del Presidente della Repubblica (in quegli anni era Presidente Giovanni Leone). Poi il divertimento tutto insolito di salire su un tram che ci portava al giardino zoologico (oggi bioparco)...il tutto registrato con una cinepresa in pellicola super 8, gelosamente conservati....
Oggi dopo tanti anni, almeno 40, nello stesso giorno, è sempre festa della Repubblica....e meno male! ed io sono su un treno veloce di ritorno da Taranto, dove ieri sera sono stata invitata dalla scuola diocesana di formazione sociopolitica a tenere un incontro sul tema della povertà e responsabilità politica. C'erano tante persone, anche giovani, gente comune, amministratori locali, laici cristiani impegnati a vario titolo in tantissimi ambiti, da quello ecclesiale a quello civile. È stato un bel confronto, si percepiva la voglia di approfondire e di informarsi sui temi, ma soprattutto la voglia di acquisire un senso critico sulle questioni che riguardano la vita delle paese. Allora oggi, durante questo viaggio di ritorno a Roma, sono pervasa da un sentimento di speranza perché quelle persone, quei volti e quelle parole scambiate mi hanno trasmesso la certezza che siamo ancora un paese che crede nella coesione sociale fondata sui principi fondamentali della democrazia, sul rispetto delle istituzioni, in una sola parola sulla Costituzione. Dunque è questo il sentiero tracciato da percorrere per festeggiare ancora e negli anni a venire la nostra Repubblica, un grande Paese.
Viva l'Italia, viva la Repubblica.

di Rita Visini