La Lega e la Fornero

Dopo aver tanto criticato e demonizzato dobbiamo prendere atto che la Lega, dopo aver detto di averla cancellata,  ha votato con sette anni di ritardo la riforma Fornero. 
Nel decreto che il Senato si appresta ad approvare non c’è nessuna riforma strutturale del sistema previdenziale: il decretone lascia intatte le regole della Fornero.
C’è solo una modifica parziale e temporanea che avvantaggerà qualche  lavoratore maschio con reddito medio-alto, creando uno scalone assurdo tra 3 anni. Certo, la maggioranza continua a dire che l’abolirà più avanti. Ma sono ancora promesse, annunci. Non c’è niente in questo decreto.
Vedremo se e quando lo faranno, con quali soldi e con quali costi per i giovani e per le persone in difficoltà.
I senatori dei 5 Stelle sono arrivati a tessere le lodi dell’assegno di ricollocazione, introdotto dal Jobs act, salvo poi apprestarsi a votare un decreto che lo toglie ai disoccupati che hanno perso un lavoro da poco, per darlo a persone in condizioni di fragilità sociale che magari non lavorano da decenni.
Non voglio fare critiche ma fa osservare che la realtà è molte più forte delle varie esternazioni e posizione ideologiche e si impone.
di Savino Pezzotta