L’economia civile e gli scambi di figurine

Cose accadute oggi.

Una volontaria dell’Unitalsi mi chiede all’uscita della Messa in Abazia di contribuire ad una raccolta  fondi, acquistando una piantina di Ulivo. La prendo. Accompagno mio figlio agli scambi delle figurine: da cinque anni bimbi e genitori si incontrano per lo scambio delle figurine dei calciatori e dei cucciolotti, lungo il Corso. Un edicolante ha messo a disposizione… “le infrastrutture”: tre tavoli grandi dove poggiare i mazzi di figurine. Sui tavoli succedono cose strane: oltre al do ut des (tot figurine per tot figurine) c’è il dono: un babbo sudamericano ha regalato centinaia di pezzi agli altri bimbi perché suo figlio aveva completato l’album.

Mi avvicino al signore e lo ringrazio per il dono eccessivo. Gli chiedo se vuole accettare un altro dono: la piantina Unitalsi. Lui accetta!

Ecco, forse questa microvicenda viva ha da insegnarci qualcosa sul rapporto dono-istituzioni- mercato-infrastrutture inclusive-ulteriore dono. Tanto più che in questi giorni si è svolto l’importante Festival a Firenze sulla economia civile.

Aggiungo per dovere di cronaca: mi è stato riferito che un bimbo in bicicletta faceva incursioni di soppiatto e prelevava indebitamente le altrui figurine… C'è un aumento di felicità civile: i bambini socializzano, vincono le timidezza, si crea coesione aperta. Anche i genitori socializzano.

Due altri elementi in conclusione: da anni il Comune dove si svolge lo scambio delle figurine ha deciso di chiudere il Corso alle macchine, nei giorni festivi. L’edicolante ha diversificato gli affari perché gestisce una lavanderia a gettoni, lì vicino. Magari i genitori portano a lavare i panni, mentre i figli fanno gli scambi…Chissà

31/3/2019