Il governo, le istituzioni, la storia

Ciò che accade giorno dopo giorno, evidenzia una sconcertante inadeguatezza di quanti ricoprono incarichi di grande responsabilità. Inadeguati non solo e non tanto nel merito, quanto nello stesso profilo istituzionale. Come fa un ministro degli interni ad affermare che non è interessato ne preoccupato per le decisioni della magistratura per questa non è stata eletta dai cittadini mente lui si.  Non ha neppure il sospetto che esista una divisione dei poteri e che se la magistratura non avesse la sua autonomia, semplicemente la legge non sarebbe uguale per tutti.  C’è chi aveva già battuto questa strada ed è quel cavaliere responsabile degli sdoganamenti e di una visione della politica piegata ai suoi interessi. Infatti… sarebbero alleati. Ma i cittadini responsabili non possono fingere di non vedere come questo modo di fare finisca per demolire 8 fondamenti dello stato democratico. Mica poco.

Poi c’è il presidente del consiglio che va a Bari e li si lascia sfuggire che

"Oggi è l'8 settembre. Una data particolarmente simbolica della nostra storia patria, perché in quell'estate di 75 anni fa si pose fine ad un periodo buio della nostra storia, culminato con la partecipazione dell'Italia a una terribile guerra. Con l'8 settembre, inizia un periodo di ricostruzione prima morale e poi materiale del nostro paese. Un periodo che è stato chiamato, con la giusta enfasi, miracolo economico..."

Conte é un professore universitario ma da quanti detto a Bari, sembra confondere l'8 settembre del 1943 con il 25 aprile del 1945: l'armistizio firmato dal governo Badoglio e la conseguente nascita della Repubblica di Salò, con la conclusione della guerra di   Liberazione dal nazifascismo. Possibile?

Chissà. Sta di fatto che ... aumentano i motivi di preoccupazione.