Contrasto al contagio: una opinione

L'eccezionalità del momento è presente a tutti noi  e dobbiamo fare il possibile per evitare che il contagio si diffonda.
Le misure di contrasto al contagio COVID 19 arrivano fino a limitare diritti costituzionali, la narrazione degli eventi che si susseguono assomiglia ai "pieni poteri" di agostana memoria.  Si costruisce un Conte come "uomo forte" da contrapporre in un ipotetico confronto elettorale all'altro uomo forte Salvini.  Quando tutti gli attuali disagi verranno superati e si tornerà alla normalità vorrei sottrarmi alla logica dell'uomo forte e tornare ad una democrazia forte e condivisa.
Proprio nel giorno del compleanno guardo agli anni passati in cui si sono realizzate le grandi riforme: Servizio sanitario nazionale, i decreti delegati della scuola, le prime politiche sociali per rendere la politica più partecipata dalle associazioni della società civile e le strutture pubbliche più funzionali alle esigenze dei cittadini.
Dagli anni 90 in poi tutto è cambiato, ognuno è diventato "imprenditore di se stesso"; una insulsa contrapposizione pubblco-privato, delocalizzazione selvaggia dell'industria manifatturiera
. Oggi, dopo 30 anni, COVID 19 ci fa trovare nel paniere alcuni frutti avvelenati, i cambiamenti ostentati non hanno migliorato le nostre condizioni di vita, ma solamente resi più fragili ed insicuri;per questo ora la malattia ci fa più paura perchè non conosce confini nazionali, ci appare più aggressiva perchè siamo colti di sorpresa e senza antidoti.
Antipolitica,decisionismo,populismo, sovranismo sono gli "ismi" che democraticamente contrasterò in ogni forma, proprio perchè sono il corredo dell'uomo forte.
La nuova via è ricostruire le comunità su legami solidali, investire nelle nuove forme di apprendimento, creare reti di comunicazione: la filosofia civile (Murray) ci deve guidare nella politica dell' essere e non del fare.  Ad un'altra occasione per  parlare di filosofia civile che sto approfondendo da 40 anni.
di Paolo Pizzichini