Bodrato ricorda Pansa

La Stampa, Repubblica e Il Corriere, si contendono oggi il ricordo di Gianpaolo Pansa: giornalista "contro", "monaco guerriero", maestro...Ci ha lasciato ad 84 anni, ma era tornato a scrivere sul Corriere..Si puo' dire anche di lui che è stato vivo fino alla fine.Io l'ho conosciuto all'Università, a metà degli anni '50...studente di provincia..Ricordava sempre la sua città, Casale Monferrato, e le origini della sua famiglia, con orgoglio...
Ha scritto molti libri, iniziando dalla sua tesi, sulla Resistenza..e dopo aver scritto anche sul "sangue dei vinti", sul 25 aprile e sul tempo caratterizzato dalla "morte della pietà",Il suo successo editoriale,è tornato a scrivere sulla Resistenza, su Bisagno, "partigiano bianco" ligure....La storia è fatta di contraddizioni, di eroismi e di violenze..
.Era di sinistra... a modo suo, senza discipline di partito..
C'è una storia delle idee, ed una storia degli uomini. Solo alcuni storici riescono a riflettere su entrambe le prospettive. 
Pansa ha scritto e descritto degli uomini, dei politici più che della politica, con un linguaggio che in qualche modo ricorda il linguaggio del film "Forza Italia" di Faenza... riconoscendo però  che non tutti i politici erano così...
Tuttavia chi vuole ricordare i Congressi dei partiti, quello della Dc che nel '76 ha eletto Zaccagnini segretario della Dc, e rivivere gli anni della Repubblica dei partiti, deve leggere gli articoli di Pansa...Un po' esagerai, ma rendono l'idea...
La Tv oggi lo ha ricordato in quasi tutti i programmi, come esempio di giornalismo, come un maestro.
Sui social, invece, quasi non è c'è traccia di Giampaolo Pansa. 
Anche questo segna il passaggio generazionale che stiamo vivendo...Dove va il giornalismo?
Per me è stato un amico....quasi sempre in discussione. 
Lo ricordo con nostalgia, come si ricorda un amico della giovinezza..Ed anche con una preghiera.